Polizze, il digitale taglierà del 10% i premi danni

Polizze, il digitale taglierà del 10% i premi danni

La rivoluzione tecnologica nel mondo delle assicurazioni può valere 21 punti di combined ratio e, conseguentemente, oltre a un notevole incremento di reddittività per le compagnie una riduzione del valore dei premi vicina al 10%. Sono alcuni dei numeri chiave che emergono dall'analisi globale condotta da Boston Consulting Group e da Morgan Stanley sugli effetti di una possibile evoluzione digitale che investa una delle industrie tecnologicamente più "arretrate".

Lo studio parte dal presupposto che il business assicurativo è sul punto di vivere una profonda rivoluzione. Una rivoluzione che, a detta di Ugo Cotroneo, partner di Bcg e tra i firmatari dell'analisi, «dovrà realizzarsi entro il prossimo triennio, ossia dovrà essere compresa nel business plan di tutte le aziende». Pena la perdita di un'occasione formidabile per le compagnie assicurative tradizionali, che già ora rischiano di scontare gli effetti legati alle innovazioni portate dai nuovi operatori.

Il punto chiave dell'analisi è la necessità di mettersi al servizio del cliente in maniera diversa rispetto al passato. Al momento il profilo di ogni assicurato viene redatto sulla base di un approccio statistico, diversamente grazie all'utilizzo di device specifici è possibile raccogliere una mole di informazioni tali da poter misurare real time il rischio, con un conseguente impatto netto sui termini delle polizze. «Uno dei dati che ci ha stupito di più è che il 25% degli intervistati si è detto diponibile a condividere informazioni personali con l'assicuratore pur di ottenere uno sconto sul premio pagato. La percentuale sale addirittura al 60% nel caso in cui si tratti di un assicuratore di fiducia» spiega Cotroneo sottolineando che questo dettaglio può rivelarsi fondamentale per il futuro. Lo studio di Bcg e Morgan Stanley ha infatti stimato che l'uso di tecnologie specifiche in casa piuttosto che su moto o auto può valere una riduzione del rischio rispettivamente del 40% e del 15-25%. «La digitalizzazione del settore sia in termini di distribuzione che di operazioni è vitale affinché il settore assicurativo tradizionale possa restare competitivo», ha aggiunto Cotroneo. Tanto più ora che, sul mercato, si stanno affacciando anche fenomeni nuovi e potenzialmente chiave per definire il futuro del settore.
 
Fonte: IlBroker