Polizza infortuni: cosa sapere e come scegliere

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Polizza infortuni: cosa sapere e come scegliere

Vuoi stipulare una polizza assicurativa per tutelarti dai piccoli e grandi incidenti che possono capitare nella vita quotidiana? Nonostante i legislatori cerchino di rendere più chiare possibili le condizioni di polizza, il mondo delle assicurazioni sanitarie è tutt'altro che semplice e riuscire a scegliere con consapevolezza l'assicurazione più consona alle proprie necessità è un'impresa ardua ma, seguendo i nostri consigli, è possibile fare un po' di chiarezza su questo nebuloso argomento.
 

Definizione di infortunio

Con il termine "infortunio" s'intende un evento traumatico dovuto a cause fortuite, violente ed esterne che causi lesioni fisiche (non psicologiche) obiettivamente constatabili che abbiano, come conseguenza, un'inabilità temporanea, un'invalidità permanente o il decesso.

E' un infortunio, ad esempio, la perdita di un dente (danno permanente) a causa di un incidente ma, se lo stesso dente dovesse cadere perché è cariato, non è un infortunio. É un infortunio la puntura di un insetto, dato che produce lesioni fisiche ed è dovuta ad una causa esterna, fortuita e violenta. Non è un infortunio un incidente stradale verificatosi a causa di uno stato di ebbrezza del conducente, in quanto prevedibile e non fortuito.
 

Chi può stipulare un'assicurazione infortuni? A chi è più utile?

Generalmente, chiunque può stipulare un’assicurazione infortuni. Questo tipo di polizza è, infatti, estremamente utile sia ai lavoratori autonomi sia ai subordinati (anche se già tutelati dall'Assicurazione obbligatoria INAIL per gli infortuni sul lavoro), dato che fornisce un sostegno economico all'assicurato e alla sua famiglia in un momento in cui l'assicurato non è fisicamente in grado di portare avanti la sua abituale attività lavorativa. Di solito, quindi, la mossa migliore è quella di assicurare chi porta i soldi a casa.

Esistono, però, anche soggetti che non sono assicurabili, ossia persone affette da particolari malattie o dipendenze, come ad esempio:

  • Alcolisti

  • Tossicodipendenti

  • Sieropositivi

  • Persone con sindrome depressiva

In caso tali patologie si verificassero successivamente rispetto alla data di stipula, divengono causa di cessazione del contratto.

Inoltre, di norma, le compagnie di assicurazione pongono come soglia d'età assicurabile i 75 anni.
 

Come scegliere la migliore polizza infortuni

Le polizze assicurative per gli infortuni sul mercato sono veramente molte e offrono varie possibilità. la scelta dipende dalle specifiche caratteristiche del lavoratore e da quali rischi ci si voglia difendere.

Alcune polizze, infatti, offrono una protezione qualora l’assicurato si trovi nell’incapacità fisica (totale o parziale) di svolgere le proprie mansioni per un periodo limitato. In questo caso, denominato inabilità temporanea (IT), è prevista una diaria per ogni giorno in cui si è impossibilitati a lavorare, oltre al rimborso delle spese mediche e ospedaliere. Altre, invece, tutelano in caso d'invalidità permanente (IP), ovvero per la permanente diminuzione della capacità fisica dovuta all'incidente. In questo caso si riscuote una somma in base alla percentuale d'invalidità accertata (ma possono esserci delle franchigie) calcolata sul massimale. In caso di morte, ai beneficiari indicati nella polizza o agli eredi, viene corrisposto il capitale assicurato.

Per scegliere la migliore polizza infortuni bisogna, quindi, capire bene quali siano le proprie esigenze: ad esempio, per un lavoratore dipendente, in particolare se con famiglia monoreddito, di norma è importante tutelarsi in caso d'invalidità permanente e morte, mentre potrebbe essere superflua l'IT, dato che continua a percepire lo stipendio anche in caso di malattia. Per un professionista, invece, potrebbe essere molto utile assicurarsi un sostegno economico in caso di momentanea inabilità lavorativa.

Bisogna poi stabilire da quali rischi ci si voglia difendere: ci si può tutelare dai possibili infortuni nell'esercizio dell'attività lavorativa, da quelli che si possono verificare nella vita privata, da quelli che possono occorrere durante la guida di veicoli o 24 ore su 24.
 

Quanto costa una polizza infortuni: massimale, franchigia ed esclusioni

Il costo annuale di un'assicurazione contro gli infortuni dipende in gran parte dal massimale, per questo è fondamentale valutare bene tale voce del contratto assicurativo.

Il massimale è il tetto limite di risarcimento ammesso per le lesioni fisiche subite o erogabile in caso di decesso: maggiore è il massimale, più alto sarà il prezzo dell’assicurazione, ma anche la completezza della copertura.

La franchigia, invece, è la percentuale di invalidità entro cui la compagnia assicurativa non eroga alcun risarcimento ed è, di solito, fissata al 5%. Solitamente nelle polizze infortuni è riconosciuto un indennizzo quando l’invalidità supera almeno il 25%, come stabilito dalle tabelle INAIL.

Infine, prima di firmare la polizza, bisogna prestare molta attenzione anche alle clausole relative alle esclusioni, ossia tutti quei casi in cui l'assicurazione si riserva il diritto di non erogare il risarcimento.

Ecco alcuni esempi di esclusioni nelle assicurazioni infortuni:

  • infortuni dovuti a cause pregresse rispetto alla stipula della polizza

  • infortuni avvenuti durante atti di guerra, invasione od occupazione militare

  • infortuni conseguenti alla pratica di sport estremi

  • suicidio o tentato suicidio

  • dolo o azioni delittuose al fine di ottenere il risarcimento

 

E se ancora non sei sicuro... chiedi un preventivo ai nostri esperti, troveranno l'assicurazione infortuni perfetta per le tue specifiche esigenze!