Assicurazioni, +15% i tentativi di frode

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Assicurazioni, +15% i tentativi di frode

Calano i sinistri sull’asfalto, aumentano (di circa il 15% in un anno) i tentativi di frode saltati all’occhio delle società assicuratrici. Quanto ai costi degli incidenti, nel biennio 2012-2013 si assiste al decremento generalizzato del numero e dell’ammontare in 21 città (con una media del 20,5%), con la punta massima a Napoli (-33,6%) e quella minima a Bolzano (-2,2%). 
Lo si legge nella prima relazione annuale sull’attività anti-frode dell’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, e pubblicata ieri sul sito internet; il documento, la cui stesura è prevista in base alla legge 221/2012 (decreto sviluppo bis), dà conto dei presidi avviati e di quanto messo in campo dalle imprese e dall’organismo nella lotta alle truffe concernenti le polizze nel settore dell’Rc auto. Il raffronto fra le cifre del contrasto al fenomeno del 2012 e del 2013 fa risaltare come, nonostante i sinistri denunciati l’anno scorso siano diminuiti del 6,5% circa rispetto ai precedenti 12 mesi, si registri un balzo in avanti che sfiora il 15% degli episodi «a rischio frode», precisamente da circa 400 mila ad almeno 460 mila. In netta salita, poi, le querele proposte dalle imprese nel 2013: nell’arco di un’annualità, infatti, la crescita è del 30% per fattispecie legate a possibili raggiri «in fase liquidativa», e del 35,5% per particolari casi connessi ad aspetti contrattuali ed antecedenti la stipula dell’accordo. E l’importo su base nazionale delle stime sul risparmio conseguito per effetto della lotta alle frodi supera il 3%, passando dai 177,5 milioni di euro del 2012 ai 183,5 milioni nel 2013; la relazione dell’Ivass, a tal proposito, mette in risalto le «buone prassi» applicate (con successo) da alcune società, giacché due anni fa, il 78% del totale delle mancate uscite ottenute si è concentrato in 15 imprese, che risultano, peraltro, aver complessivamente conseguito i «migliori indici di sinistralità del mercato». In cantiere, si legge ancora nella relazione, c’è la costituzione dell’Archivio informatico anti-frode, un sistema di collegamento ed integrazione di registri e banche dati pubblici e privati per l’attività di prevenzione e ostacolo delle truffe in campo assicurativo e di sostegno all’attività di polizia.
Fonte: Italia Oggi