Errore sanitario e il caso è chiuso: 1 milione di risarcimento

Errore sanitario e il caso è chiuso: 1 milione di risarcimento

Il caso

 
Facciamo un passo indietro tornando a 6 anni fa, nell'ospedale di Schio dove un errore molto caro ha causato la morte di un paziente di 55 anni. All'epoca era l'Usl 4 oggi confluisce alla 3 di Bassano, nella nuova Usl 7 Pedemontana, ha ricevuto l'irrevocabile condanna: il risarcimento di moglie e figli della sventurata vittima con un milione di euro ed oltre. Ad annunciare nei dettagli tale provvedimento legale è stato l'avvocato della famiglia, Umberto Vianello del Foro di Venezia, e «Obiettivo Risarcimento», che hanno minuziosamente ricostruito la vicenda.
 
Si racconta infatti di un intervento di asporto della tiroide, che causa inadeguata assistenza ha provocato il decesso, nello specifico la colpa dell'ospedale di Schio risiede nel non aver asportato tempestivamente i drenaggi. La fine era scritta: difficoltà respiratorie particolarmente gravi, asfissia e conseguente arresto cardiaco. Nel settembre 2016 il tribunale civile di Verona condanna l'Usl 4 a risarcire tutti i danni: «L' azienda sanitaria ha presentato ricorso in Appello, ma la sentenza è immediatamente esecutiva - precisa l' avvocato Vianello - e quindi deve pagare, anche qualora in secondo grado dovesse essere pronunciato un verdetto opposto a quello di primo grado. Eventualità che peraltro vedo molto difficile». Di contro la Usl Pedemontana prova a non versare la cifra a lei dovuta, rifacendosi ad un onere a carico della compagnia con la quale era assicurata, la Romena City Insurance, che non muove un muscolo e rimane nella sua posizione.
 

La risposta di Obiettivo Risarcimento

 
L'amministratore di Obiettivo Risarcimento si è recentemente espresso riguardo tale caso: «È un caso esemplare, purtroppo non l' unico nel nostro Paese, mi auguro che tale normativa contribuisca a infondere maggiori certezze ai diritti dei malati, in un rinnovato e potenziato rapporto-medicopaziende. Il percorso giudiziario intrapreso dalla famiglia del paziente vicentino è significativo acnhe perchè si è potuto concludere copn tempistiche certamente più celeri di quelle richieste da causa ordinaria. Speriamo che adesso i cittadini italiani possano contare su una riforma capace di chiarire definitivamente gli obblighi assicurativi collegati alla sanità italiana. »
 

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