Assicurazione auto storiche: il fascino di guidare un’auto “invecchiata”

assicurazione-bollo-auto-storica
Assicurazione auto storiche: il fascino di guidare un’auto “invecchiata”

Per gli amanti del vintage, dei prodotti che richiamano un' altra epoca, altre mode e gusti la scelta del veicolo da acquistare può ricadere su una auto storica. Gli amanti del genere si dilettano a cercare la migliore occasione in termini di prestazioni ed economicità e, soprattutto, impiegano molte attenzioni e tempo per rendere questo gioiellino unico e personalizzato. Sono molti i forum online in cui i collezionisti e gli appassionati si scambiano consigli su pezzi di ricambio, colori e accessori per rendere l’auto parte del proprio stile.

 

L’assicurazione per le auto storiche

Uno degli incentivi all’acquisto di un’auto storica è rappresentato dall’esistenza di alcune agevolazioni: in primo luogo il premio della polizza auto per tali automobili risulta sempre inferiore ai veicoli non storici ed è, inoltre, prevista una classe di merito che non tiene conto delle regole Bonus – Malus.

Requisiti necessari per una assicurazione di questo tipo è l’età minima del proprietario (non deve essere inferiore ai 23 anni) e il pagamento della quota ASI pari a 41 euro.

Il costo dell’assicurazione per le auto storiche si aggira mediamente tra i 100 e i 200 euro.

 

Auto storiche e auto d’epoca, che differenza c’è?

Considerando la normativa italiana bisogna ricordarsi che l’auto d’epoca e quella storica non sono la stessa cosa nonostante entrambe abbiano come requisito l’essere state costruite almeno 20 anni prima.

La distinzione fondamentale tra le due categorie di veicoli riguarda la loro iscrizione o meno al P.R.A., il Pubblico Registro Automobilisticodalla quale dipende la loro idoneità alla circolazione. Secondo questo criterio le auto d’epoca sono quelle che sono state cancellate da questo registro, per cui possono essere utilizzate esclusivamente in maniera occasionale, per percorsi specifici e prestabiliti o per partecipare a raduni e manifestazioni pubbliche.

Più nello specifico l’Art. 60 del Codice della Strada motiva la cancellazione dal registro P.R.A. in questo modo:

 

“perché destinati alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati, ai fini della salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice, e che non siano adeguati nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per l’ammissione alla circolazione. Tali veicoli sono iscritti in apposito elenco presso il Centro storico del Dipartimento per i trasporti terrestri”.

 

Differente è invece il caso delle auto storiche: anch’esse hanno almeno vent’anni di età ma possono circolare come tutti gli altri veicoli di nuova costruzione. I cosiddetti veicoli di interesse storico e collezionistico necessitano di una apposita certificazione, il CRS (Certificato di Rilevanza Storico collezionistica), introdotta nel 2010 con Decreto Ministeriale del 19 Marzo.

 

Il CRS si ottiene se sono soddisfatte condizioni specifiche:

  • carrozzeria, telaistica e/o allestimento conformi all’originale o rispondenti a caratteristiche analoghe;
  • motore tecnicamente compatibile, anche se a GPL;
  • interni /selleria integri e decorosi.

Altra condizione necessaria è l’iscrizione all’ASI (Auto Storiche Italiane), procedura che in molte regioni italiane può avvenire tramite club riconosciuti per l’attestazione dell’idoneità.

 

Le marche e i modelli delle auto storiche più ricercati

Tra i modellipiù amati degli appassionati vale la pena citare la Fiat Topolino, la Chevrolet Fleetmaster station wagon, la Imperial Convertible del 1957, la Buick Skylark del 1954: la scelta è ampia e gli acquirenti fanno a gara per aggiudicarsi il modello più bello. 

 

I club di iscrizione all’ASI

La distribuzione dei club per la certificazione ASI non è omogenea nel territorio nazionale: Piemonte, Calabria e Sicilia vedono la presenza di un numero notevole di associazioni riconosciute diversamente da altre aree (Val d’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Molise, Basilicata) in cui tali club sono assenti o rari.

 

Il bollo per le auto storiche

Se fino a ieri esisteva l’opportunità di esenzione del bollo per le auto storiche è notizia recente che il governo Renzi abbia revocato questa possibilità con un articolo della Legge di stabilità 2015: i proprietari potranno beneficiare di tale esenzione solo veicoli con almeno 30 anni di vita.

Va tenuto presente, però, che tale provvedimento è stato recepito in maniera eterogenea dalle varie Regioni italiane: ad esempio la Toscana ha sancito una imposta di bollo forfettaria di 63 euro, mentre in Lombardia l’imposta è pari a 30 euro. Per tutte le informazioni relative all’imposta di bollo è quindi utile entrare in contatto con l’ASI della propria zona per evitare errori.